Le motivazioni alla base di tale scelta possono essere diverse:
- la crescente domanda di professionisti da parte dei cittadini privati che, sempre di più, acquistano una maggiore consapevolezza nel riconoscere il fatto che mantenere un buon stato di salute implica una qualità di vita migliore;
- la diminuzione dei ricoveri ospedalieri;
- la riduzione delle giornate di degenza;
- l’aumento della popolazione anziana (portatrice di patologie croniche) che sceglie di curarsi rimanendo nel proprio domicilio;
- l’aumento di cure domiciliari ai pazienti oncologici e terminali;
- le cure complementari;
- prevenzione dei rischi professionali e protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori;
- maggiore autonomia professionale, gestionale e di programmazione;
- ‘infermiere unico interlocutore tra paziente, famiglia, medico di base ed istituzioni;
- rapporti professionali improntati sulla fiducia;
- inadeguato riconoscimento professionale nell’ambito delle strutture ospedaliere;
- orari estenuanti;
- burn-out;
- impiego in attività improprie;
- scarso riconoscimento economico.
Parallelamente all’autonomia vanno considerati i rischi e la responsabilità che sono garantiti principalmente dalle conoscenze e dalle competenze, e poi da una copertura assicurativa per responsabilità civile per danni a persone e cose (RCT). Le conoscenze e competenze vanno sviluppate ulteriormente, oltre che da una preparazione cognitivo/professionale, da una abilità tecnica che potrà essere accresciuta e rafforzata con momenti di attività professionale presso strutture sanitarie.
Responsabilità Giuridiche
Le responsabilità giuridiche dell’infermiere sono di natura:
- penale;
- civile;
- deontologica.
La responsabilità penale riguarda le norme penali di rilevanza per la collettività.
La responsabilità civile riguarda il riconoscimento di un indennizzo di natura patrimoniale a chi abbia subito un danno.
La responsabilità deontologica concerne sia una responsabilità esterna (nei confronti del cliente e della categoria professionale dell’Ordine di appartenenza) che una responsabilità interna (nei confronti dell’associazione di appartenenza es. studio associato, cooperativa).